ENGLISH -
We
understand well that Hyde Peter Dundas more ' than just a fashion designer is a
great creative director. The fashion house Emilio PUCCI , and today more than
ever, ' in the hands of an artist much more' full and creative than you might
imagine. Norwegian American grew up in the flea markets to try and personalize
with your sewing machine, after just 9 years ago already ' part of the theater
company, Dundas studied at the Parsons School of Design in New York and then
worked as a costume designer in Paris in the theater. Then with Jean Paul
Gaultier , became his first assistant . In 2000 , leaves and goes from
Christian Lacroix, then head to Florence from designer Roberto Cavalli. He also
collaborates with Emanuel Ungaro, French fashion brand , which in the space of
just one year the appointment of creative director. February is his first show
for Ungaro, in 2008 he became creative director of Emilio Pucci.
All of
this can be seen in this collection, where a young designer modern contemporary
plays a woman who lives the latest trends inspired by the mood of the Seventies
reinterpreted version in metropolitan and cosmopolitan city where the jungle '
and' replaced a Far West, between Starsky & Hutch and Sergeant Pepper two
telefilm that have left their mark in the collective imagination .
Imbued
with the essence Pucci , made up of shapes and bright colors, in which the
precious fabrics and light move through the air between ruffles and lightness ,
dreams wait for the next summer imagining a villa during a Hollywood party
sparkling sequins that are lost reflections in the pool .
ITALIANO - Si capisce
bene che Peter Hyde Dundas piu' che un semplice stilista sia un grande
direttore creativo. La maison Emilio PUCCI, oggi e piu che mai e' in mano ad un
artista molto piu' completo e creativo di quanto si possa immaginare. Norvegese Americano cresciuto tra i mercatini dell’usato a cercare e
personalizzare con la sua macchina da cucire, dopo che appena a 9 anni, fa gia'
parte di compagnia teatrale, Dundas studia alla Parsons School of Design a New
York e poi lavora come costumista a Parigi in teatro. Poi con Jean Paul Gaultier, diventa suo primo assistente. Nel 2000,
lascia e va da Christian Lacroix, poi a Firenze
da capo stilista Roberto Cavalli. Collabora
anche con Emanuel Ungaro, fashion brand francese,
che nel giro di appena un anno lo nomina direttore creativo. Del febbraio 2006
è la sua prima sfilata per Ungaro, punto di svolta della sua carriera e uno dei
momenti per lui più emozionanti. Nel 2008 diventa direttore creativo
di Emilio Pucci.
Tutto questo si vede in questa
collezione, dove un giovane stilista moderna interpreta una donna moderna che
vive le ultime tendenze ispirandosi al mood dei Seventies reinterpretati in
versione cosmopolita e metropolitana in cui alla giungla della citta' si e'
sostituito un Far west, tra Starsky & Hutch e il Sergente Pepper, due
telefim che hanno lasciato il segno nell'immaginario collettivo.
Impregnato
dell'essenza Pucci, fatta di geometrie e colori vivaci, in cui i tessuti
preziosi e leggeri si muovono nell'aria tra ruches e leggerezze, si sogna di
attendere la prossima estate immaginando una villa Hollywoodiana durante un
party scintillante di paillettes che si perdono nei riflessi della piscina.