Il mio sguardo si sposta tra
linee e cromature, cercando di individuare l’auto che vorrei definire la più
bella ma, alla fine, ogni volta che mi soffermo su di una, ne appare un’altra
che sposta la mia attenzione all’infinito finchè il dolore delle gambe mi
spinge su un sedile di una Supercar che diventa il mio momento di relax.
Solo allora lo sguardo si sposta
sugli interni e sui particolari delle vetture, mostrando una accuratezza tale
che mi sembra di essere in un film in cui, rimpicciolita, mi sembra di essere
entrata all’interno di una borsa Chanel, data la qualità artigianale delle
rifiniture di queste meravigliose automobili.
Il mondo dell’automotive, ha percepito in sé il senso stesso della moda, ha compreso questo stretto legame con quel mondo creativo, e lo ha riempito degli stessi elementi innovativi, fino al punto di sembrare pronto a sfilare sulle passerelle della moda nel prossimo futuro venturo.
Abbinamenti di colore, materiali,
e forme potrebbero “idealmente” vivere in una collezione di abbigliamento pret
a porter, e spesso anticipano o sviluppano le linee guida delle creazioni di
moda per dettagli, rifiniture e riferimenti tecnici.
Dalle pelli, alle “Alcantara” fino ai richiami in carbonio e alle sovrapposizioni di materiali, il design è così sofisticato che ormai non c’è più alcuna differenza fra un “su misura della moda” che sul “su misura dell’automobile”.
Dal punto di vista più
spiccatamente spettacolare mi hanno sorpreso le Audi R8 e le Lamborghini fra
cui l’Aventador che mi ha ricordato il mondo di Jeeg Robot d’acciao, il cartoon
giapponese che negli anni 80 faceva immaginare un futuro che ormai è arrivato e
che ha superato le sue aspettative.
L’Audi ha presentato le sue nuove vetture delle serie A, e di certo la A8 è forse il meglio in assoluto che si poteva vedere nel settore delle ammiraglie.
Meravigliosa la nuova Bmw X7 una
vettura “da film”, per il suo design e per la sua massiccia identità che
nasconde un salotto inimmaginabile ma già anticipato dalla serie 7 anni fa.
Le Rolls Royce sempre più
“imponenti” e “devastanti” per la loro seducente unicità, sembrano provenire da
un altro pianeta, come anche le Ferrari che ormai hanno intrapreso un loro
personale e inimitabile percorso in una dimensione “evoluta e spaziale” di
Maranello, che ormai è più vicino al sogno che alla realtà.
La Ferrari è arte contemporanea, e camminare
nello spazio espositivo e poter ammirare un suo motore su di un piedistallo, la
dice lunga sulla bellezza che ha raggiunto il sogno Rosso di Enzo Ferrari.
Il salone è un luogo magico in
cui si vedono cose particolarissime tra aziende che personalizzano le super car
tra cui non posso non evidenziare la Bugatti con i diamanti incastonati nella
carrozzeria: roba che neanche in un momento di follia avrei mai immaginato si
potesse realizzare.
In giro per il salone mi è
capitato anche di ascoltare storie incredibili su vetture in giro per il mondo
e di ricchi appassionati che hanno nei loro garage 40, 50, 60 supercars, solo
per piacere personale di possederle.
Di gente che affitta gli
Hercules, gli aerei da trasporto militare,
per portare le proprie vetture in circuti di gara dove poterle guidare
all’estremo per godere delle loro prestazioni… insomma follie tipicamente
maschili!
E così mentre il mondo racconta
di noi donne, delle nostra apparente follia per lo shopping, nessuno racconta
di questo mondo segreto e maschile che travalica i normali livelli razionali.
E così alla fine, nonostante
tutto, noi donne sappiamo accontentarci:
ci bastano solo 40, 50, 60 borse Chanel o alcune centinaia di scarpe Loubotin,
magari così alte da farci soffrire, per essere felici!!!
Questi uomini……. continuano ad
esagerare sempre di più di noi!
Per la macchina da comprare… ci
vediamo l’anno prossimo…magari.
Audrey