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Audrey on Elisabetta Franchi fashion show ss2018 |
Un grande cambiamento sta
attraversando la settimana della moda di Milano, un segnale forte e chiaro che
si riesce a percepire in maniera molto netta e definita. E’ un segno di cui forse nessuno
si è accorto, una segno figlio di una eredità lasciata da un Milanese “Elio
Fiorucci “che ha codificato il concetto stesso di “Moda Milanese”
così come la vediamo e la percepiamo oggi: uno spazio creativo, unico a
dimensione umana, in cui si può trovare il meglio della moda
insieme all’arte, allo stile e alla creatività.
Dal punto di vista mediatico è in
atto il tentativo finale della moda di “impossessarsi” così come già accaduto
per la musica, del mondo dell’arte, dei suoi linguaggi e delle sue icone. Ormai da anni i brand più
celebrati al mondo, hanno fondazioni legate all’arte contemporanea, e in
maniera “offensiva” stanno cercando di associare questo concetto nel loro
linguaggio comunicativo.
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Fausto Puglisi fashion show ss2018 |
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Fausto Puglisi fashion show ss2018 |
I “folli”, i “visionari”, che
venivano considerati dai brand più importanti, troppo kitch o fuori le righe,
proprio come il grande Elio Fiorucci, oggi paiono essere stati assorbiti e
duplicati, replicati e modificati, e inglobati nelle collezioni più importanti
della settimana delle moda.
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Moschino fashion show ss2018 |
Non è un segreto l’esplosione di
creatività che ha inondato il quadrilatero della Moda, espresso in ogni vetrina,
dove la cosa più sobria e raffinata farebbe venire un colpo ”apoplettico” al
più estroso dei creativi di 40 anni fa. Prada, Dolce & Gabbana, Gucci,
etc… oggi sono una esplosione di creatività, e di follia, fatta di stampe, loghi,
e composizioni di ironia comunicativa figlia di quella ispirazione, che mai
prima d’ora sarebbero stati ammessi in questi luoghi “sacri” della moda Milanese.
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Audrey with Jeremy Scott - Moschino Designer - at the Principe di Savoia Hotel Milano - and Gilda Tritto |
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Audrey with Jeremy Scott - Moschino Designer - at the Principe di Savoia Hotel - Milano and Gilda Tritto |
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Cool People on Moschino fashion show ss2018 |
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Cool People on Moschino fashion show ss2018 |
Per assurdo,un brand
creativo che amo alla follia, e che considero “estremo”, come Philipp Plein oggi
pare“sobrio e raffinato” e ha acquisito con una grandissima personalità
rispetto alle improbabili composizioni che si vedono ad ogni incrocio del
quadrialatero della moda.
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Audrey with CIndy Crowford - Top Model - at the Principe di Savoia Hotel - Milano |
Pare essere “defunta” cioè l’idea
di personalità del Brand che è invece il cuore della moda, e si sta sostituendo
ad essa, il trend del momento e della “autocelebrazione del marchio” senza che esso si identifichi in qualcosa di unico, esclusivo e riconoscibile.
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Dolce & Gabbana fashion show ss2018 |
Un obiettivo che utilizza lo
stesso metodo, simile per fare un paragone, con il mondo della musica,e a quelle sonorità che accomunano le canzoni
delle grandi “stars” e dei cantanti famosi solo per il tempo di una
hit”. Non so se avete presente gli
effetti sulla voce, si chiamano “Vocoder” e “Autotune” effetti elettronici che
distorcendo la voce e la tonalità sono gli elementi portanti di ogni hit del
momento passando da Despacito a Beyonce.
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Elisabetta Franchi fashion show ss2018 |
Oggi stiamo vivendo lo stesso nella moda, tanto che appare difficile capire se un accessorio, piuttosto che
un capo spalla sia di Moschino, o di Prada o di Gucci, o di Louis Vuitton per
quanta creatività e fantasia esprimino, se non fosse per i giganteschi loghi che fino a pochi anni fa sarebbero sembrati troppo volgari e avrebbero fatto gridare allo scandalo.
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Elisabetta Franchi fashion show ss2018 |
Non ricordo strade così colorate
e “folli” come le attuali, e per quanto mi sforzi di dissociare l’immagine del
passato, mi sembra di essere ritornata bambina quando sono entrata la prima
volta nello store di Fiorucci di Milano quando mi si è aperto un “mondo” e la “passione
per la Moda”.
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Elisabetta Franchi fashion show ss2018 |
Ecco, mi sembra di essere
ritornata a quei momenti e, così come succede con i ricordi in cui si amplificano
o si riducono le proporzioni e i colori degli spazi, l’unica differenza
evidente sta nel fatto che quel meraviglioso multistore creativo “Fiorucci” che
non esiste più, si sia allargato, ingigantito e trasferito nelle vetrine del quadrilatero intorno a via Montenapoleone,
dove tutto adesso accade sotto la luce del Sole, e della pioggia.
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Audrey with Umberta Gnutti Beretta - art collector e big charity supporter |
C’e poco da fare, gli innovatori
non possono essere compresi al momento, vivono ad una differente velocità e riescono a lasciare il segno solo nel
tempo e le loro idee e le loro visioni riescono essere comprese
quando ormai non ci sono più.
Un giorno, parlando con Marc Newson, il celebre designer che ha collaborato con i più grandi brand del Mondo, mi ha confidato che le sue idee vengono comprese solo 10 anni dopo che lui le ha sviluppate. E non so neanche se Leonardo da Vinci avrebbe mai
autorizzato Louis Vuitton a mettere la sua Gioconda su le sue borse, se oggi ne
potesse essere orgoglioso, così come non so se e quanto sarebbe potuto durare
uno stilista nella stessa Maison 10 anni fa con una idea del genere.
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Audrey at the Roberto Cavalli fashion Show - Milano fashion week ss2018 |
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Audrey at the Roberto Cavalli fashion Show - Milano fashion week ss2018 |
I social e la frivolezza della “Instagrammizazione”
hanno certo aiutato a virare in tale direzione, e oltre che amplificare e moltiplicare l’immagine
trasmessa, non riescono ad andare oltre fermandosi dinanzi alla capacità di affermare
una immagine di bellezza che potrà rappresentare questi “tempi” della moda. Probabilmente nel futuro farà di più
un filtro di snapchat o di instagram per la moda che un brand, se non ci si decide con più convinzione a
riaffermare una propria identità stilistica.
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Audrey at the Vogue party during the Milano Fashion week ss2018 |
Gli anni 70, 80, 90, sono
abbastanza definiti e una immagine fotografica riesce a identificare quei periodi
storici, ma ormai pare difficile poter fare lo stesso esercizio estetico con l’immagine
di moda che stiamo vivendo, se non fosse per i loop estetici che si ripetono di base, e che diventano nella “timeline” del fashion world, una
semplice dissolvenza che nessuno a breve ricorderà.
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Audrey ready to go to the shows - Outfit: Jacket, bag, t-shirt. pants - by Philipp Plein |
Resta comunque il fatto che la
moda Milanese è viva, e si sta costruendo una sua identità nel mondo delle
fashion week, una sorta di “boutique fashion week” in cui i ritmi, i
tempi e i flussi creano un circuito narrativo che vale la pena di vivere perché
lascia comunque il segno perché è ancora vivibile a misura “d’uomo”...oopss...di donna.
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Damiani window dedicated to the special event with Antonio Riva Prêt-à-couture Capsule Collection |
L’unica cosa che mi manca, lo
devo dire, è la sfilata di Philippe Plein, che con la sua vitalità riempiva di “follia”
anni 80 la settimana della moda, ma Fausto Puglisi, Roberto Cavalli, Moschino,
Dolce & Gabbana, Missoni, Elisabetta Franchi, sono alcuni degli show che mi
sento di evidenziare, ognuno con loro personalità e il loro modo di raccontare
la stagione spring summer 2018.
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Damiani jewels on Antonio Riva Prêt-à-couture Capsule Collection |
Così come non posso dimenticare la
raffinata ed indimenticabile esperienza presso l’atelier di Antonio Riva
insieme a Damiani, che all’interno di un giardino Milanese, hanno realizzato un
evento particolare e raffinato in cui si sono mescolati gioielli Damiani e
creazioni Pret a couture del geniale stilista.
Una combinazione di classe,
eleganza di altri tempi e modernità raffinata che ha riempito un pomeriggio,
all’insegna della raffinata eleganza italiana, aziende italiane che sanno fare
ancora la storia del costume.
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Audrey with Federico Marchetti - Ceo YOOX -NET A PORTER GROUP - at the Dolce & Gabbana Show |
Una settimana ancora volta indimenticabile,
che riempirà di colori e creatività l’estate dell’anno prossimo.
A breve la Paris Fashion week.
Audrey
www.audreyworldnews.com
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Audrey at the Milano Amfar Gala Party, with Ezio Indiani General Manager of Hotel Principe di Savoia - Dorchester Collection - and Clarence Seedorf - former soccer player - Monty Shadow communicatin Luxury Guru |