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Eat ME! di Angela Lo Priore |
Il Mia Fair 2016 è uno spaccato creativo del linguaggio
fotografico internazionale che, con 230 artisti, 80 gallerie, 13 nazioni partecipanti,
offre una percezione della realtà così differente e particolare che la visita
può essere paragonata ad un viaggio nelle profondità marine dell’anima dell’umanità
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GIUSEPPE MASTROMATTEO www.glaucocavaciuti.commastromatteo-giuseppe |
La fotografia d’arte è un concetto evoluto della fotografia
e utilizza l’immagine come strumento, occasione per raccontare la percezione
della realtà tendendo facilmente a distaccarsi da essa e assumendouna propria
identità, spesso pittorica, descrittiva, onirica e sognante, che si scinde in
messaggio o contemplazione travalicando il senso stesso dell’idea che l’ha
ispirata.
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BRUNO TIMMERMANS MAZEL GALERIE - GAGA - www.brunotimmermans-photography.com#!new-inconsc1t44 |
Al Mia Fair si va come buyer, come giornalisti, come artisti
o come semplici spettatori, ma qualsiasi sia l’approccio con cui la si guarda, offre
sempre uno spaccato di menti geniali e espressive che meritano attenzione.
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MIA FAIR VARIOUS ARTISTS |
In questa edizione del Mia Fair 2016 potrei citare tanti
artisti che mi sono piaciuti, ma mi sentirei di fare un torto al loro lavoro se
dovessi fare una classifica di gradimento e, piuttosto che di classifica, mi
sentirei di dire che alcuni li ho sentiti molto vicini al mio gusto, e ad altri
no.
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MIA FAIR VARIOUS ARTISTS |
La bellezza dell’evento sta nel fatto che tutti insieme
hanno realizzato una sinfonia di immagini che sono il senso e lo spirito stesso
della creatività nell’arte fotografica e, nonostante la mostra sia stata anche
un momento commerciale, ha realizzato uno spettacolo veramente degno di nota.
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MIA FAIR VARIOUS ARTISTS |
Fra tutti non posso però tacere dell’incredibile progetto
fotografico di Angela Lo Priore, la fotografa internazionale già creatrice
dell’opera 100 Portraits con 100 ritratti di 100 Celebrities internazionali,
che qui a Milano ha presentato il suo
ultimo progetto "Eat Me!"
Un personale viaggio del rapporto tra donne e cibo, rivisto
in chiave surrelistica e onirica, che è riuscita con in suoi scatti a
raccontare il rapporto femminile con il mondo del cibo.
Un viaggio particolare attraverso la psicologia della donna,
in cui ogni immagine vuole raccontare come il cibo stesso, in molti casi
rappresentato in chiave lisergica, sia visto, sognato, idealizzato, odiato e
amato.
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EAT ME! Audrey fotografata da Angela Lo Priore |
Angela Lo Priore ha secondo me realizzato un progetto
profondamente interessante e nei suoi scatti, ogni donna troverà qualcosa in
cui immedesimarsi, troverà una piccola verità legata alla propria percezione
del cibo.
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EAT ME! Audrey fotografata da Angela Lo Priore |
Di certo è evidente che il cibo sia uno strumento di
seduzione e noi donne sappiamo come questa forza faccia parte del nostro
ecosistema e come anzi esso stesso determini i nostri stati emotivi o sia parte
integrante degli stessi.
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EAT ME! Angela Lo Priore dedica |
Spesso viene visto come pericolo per la nostra “sexytude”, e
per tale ragione Angela Lo Priore ha voluto rappresentare nella maggior parte
delle immagini il corpo nudo o seminudo della donna, quasi a voler evidenziare
che qualsiasi cibo per una donna ha un significato relazionale con la sua immagine
stessa.
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EAT ME! Audrey cone le imamgini tratte da libro di Angela Lo Priore |
Un mondo particolare ed assurdo, se vogliamo, ma che spesso
è la prima ragione, la prima causa, il primo effetto, della bellezza per una
donna e, forse per questo, ne diventa naturalmente l’ossessione.
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EAT ME! Imamgini tratte da libro di Angela Lo Priore |
Il cibo è il compagno di viaggio più infimo e rischioso, diavolo
tentatore che costringe ad immergersi nel mare dell’insicurezza, il nemico che
cerca sempre di distruggere l’autostima legata alla nostra “Bellezza”.
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Barbara van den Berg Artwork ‘Coco - www.barbaravandenberg.com |